CONCLUSIONI CIRCA I RISULTATI GENERALI DEL PROGETTO.
Dai risultati disponibili si evince che la percezione del benessere e la percezione della sicurezza da parte di tutti i soggetti coinvolti siano notevolmente migliorate. In particolare, si è registrato un miglioramento nei seguenti aspetti: – conoscenza del tema dell’abuso sui minori – percezione della sicurezza derivante dalla partecipazione al progetto – relazioni tra adulti e minori – maggiore benessere nella partecipazione ad attività sportive.
Staff:
I membri del personale hanno acquisito una vasta conoscenza sul tema degli abusi sui minori, di cui inizialmente avevano poca esperienza in relazione alle esperienze personali. In particolare, hanno riconosciuto il tema dell’abuso emotivo e del bullismo come un problema ricorrente. Il comportamento degli allenatori in campo ha subito alcuni cambiamenti osservabili e c’è un aumento del feedback, in particolare di quelli legati all’incoraggiamento verso i loro giocatori. Inoltre, anche il numero di premi/ricompense è notevolmente aumentato. Questo facilita un aumento dell’autostima da parte dei Minori coinvolti. Gli allenatori hanno anche riconosciuto una mancanza di competenza nella gestione dei bambini con disabilità, richiedendo ulteriori studi e approfondimenti legati a questo argomento. Nel complesso, i membri dello staff hanno beneficiato di un modello che permetterà loro di anticipare e di intervenire in merito a tutte le delicate e variegate questioni prese in esame.
Genitori:
Dai risultati emersi in merito ai dati somministrati ai genitori si evince che essi abbiano dichiarato fin dall’inizio di essere molto interessati ai temi del progetto e, alla fine della sperimentazione, abbiano ritenuto di essere stati molto soddisfatti; si può anche aggiungere che siano molto speranzosi e felici che i loro figli continuino le attività sportive presso la attuale Scuola di Calcio anche nel futuro. I genitori alla fine del progetto si sentono molto sicuri e hanno finalmente capito l’importanza della protezione dagli abusi in entrambe le fasce d’età (6-10 e 11-18 anni).
Giocatori:
Dai dati emersi dal brainstorming e dai test si evince che i bambini (6-10) abbiano attivamente partecipato e collaborato al progetto e si siano incuriositi e interessati, esprimendo il loro punto di vista sul tema della violenza e dell’aggressività. Per loro è stato utile avere la possibilità di esprimersi. I giocatori più grandi (11-18) che hanno partecipato al progetto hanno avuto un miglioramento nell’area delle relazioni e della motivazione. In particolare, la motivazione principale è diventata quella della “Squadra” sostenuta anche dall’aumento del valore della “motivazione di affiliazione”. Inizialmente la motivazione è stata identificata come “miglioramento delle competenze”. Limiti delle indagini conoscitive effettuate I dati raccolti dalle indagini conoscitive effettuate hanno dei limiti legati alle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria COVID-19, in particolare le restrizioni e divieti di effettuare riunioni in presenza non hanno permesso lo svolgimento di alcune delle attività originariamente previste dal progetto, mentre altre sono state condotte in tempi diversi rispetto a quanto pianificato. Alcuni dei corsi di formazione in aula sono stati sostituiti da corsi di formazione online e alcuni test non sono stati somministrati, mentre altri sono stati somministrati in periodi diversi da quanto pianificato. La difficoltà maggiore è stata quella dovuta all’impossibilità di concludere il progetto nel corso della medesima stagione sportiva come previsto; per questo, infatti, esso è stato suddiviso tra le stagioni 2019/2020 e 2020/2021, motivo per il quale un numero elevato di partecipanti ha dovuto interrompere la propria partecipazione al progetto.